Iscrizioni aperte: Immatricolati subito!
Fissato al giorno 16 luglio 2024 il termine iniziale per effettuare, per l’a.a. 2024/25, le immatricolazioni ai corsi di studio dell’Ateneo.
ingegneria chimica
Per saper progettare e gestire processi di trasformazione di materie prime in modo sicuro e sostenibile
Per la formazione trasversale ma rigorosa che rende versatili e apre le porte a tantissimi ambiti lavorativi
Per trovare lavoro nelle più prestigiose aziende multinazionali
Scienza e ingegneria dei materiali
Per emergere nei moderni contesti lavorativi grazie alle ormai imprescindibili competenze nel campo dei materiali
Per contribuire con le tue conoscenze a realizzare un mondo più sostenibile
Perché il tasso di disoccupazione a un anno dal conseguimento della Laurea Magistrale è il più basso rispetto agli altri corsi di Ingegneria locali e nazionali
Sì, ma dopo?
Inizia con formule semplici e scopri qui sotto qualche elemento interessante ;)
(dati AlmaLaurea 2021)
83,5%
ha trovato lavoro dopo 1 anno dalla laurea magistrale
90,5%
ha trovato lavoro dopo 3 anni dalla laurea magistrale
1503€
Retribuzione media a 1 anno dalla laurea
1762€
Retribuzione media a 3 anni dalla laurea
53,7%
lavora al SUD a 1 anno dalla laurea
51,5%
donne laureate presso il nostro Dipartimento (media nazionale per le stesse classi di laurea: 38,4%)
Cosa farò dopo la laurea?
(ma anche prima, visto che l’83% dei nostri studenti ha trovato lavoro a 1 anno dalla laurea magistrale)
Ti vedi già nell’azienda dei tuoi sogni? Ci vedi benissimo.
Ecco alcuni dei principali settori che offrono sbocchi lavorativi post laurea:
ingegneria chimica
- Energia da fonti tradizionali e rinnovabili
- Sicurezza e qualità e sostenibilità di prodotti e processi industriali
- Tecnologie per la salvaguardia ambientale
- Industria agroalimentare e biotecnologica
- Centri di ricerca e sviluppo accademici e industriali
- Società di ingegneria che progettano, sviluppano e realizzano processi e/o impianti
- Iscrizione all’albo degli Ingegneri Industriali Junior e inserimento in studi professionali
Scienza e ingegneria dei materiali
- Settore automobilistico
- Industria aeronautica e aerospaziale
- Industrie della green economy
- Settore del packaging
- Industrie dei settori farmaceutico e biomedicale
- Università e centri di ricerca e sviluppo
- Iscrizione all’albo degli Ingegneri Industriali Junior e inserimento in studi professionali
perché studiare alla
Federico II
POV: sei parte integrante di una storia che continua da 9 secoli
Storia
Studierai in una delle università più antiche e prestigiose d’Italia, che ha ospitato studenti come Giovanni Boccaccio, Benedetto Croce, Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano.
Opportunità
I nostri studenti rimangono molto soddisfatti dei rapporti diretti che instaurano con i docenti. Nelle nostre aule si crea sempre un vero e proprio spirito di gruppo.
Cultura
Avrai l’opportunità di vivere a Napoli, la città partenopea dalla straordinaria offerta culturale e storica, nominata da Forbes nel 2020 come “Capitale italiana dello stile”.
Hai qualche dubbio? Siamo qui per ascoltarti.
Facce da DICMaPI
Piccole grandi alchimie che abbiamo generato:
ecco come racconta il suo percorso universitario chi ha già studiato al DICMaPI.
Le 5 domande che ci fanno più spesso
Ancora distorientatə?
Ecco 5 tra le domande che gli studenti come te ci pongono più spesso in fase d’orientamento. Vediamo se siamo bravi a darti le risposte che cercavi anche tu!
In concreto, quali lavori potrò svolgere una volta laureato?
La laurea in Ingegneria Chimica consente di lavorare come ingegnere di processo o di progetto, occupandosi direttamente della progettazione e gestione di processi su scala industriale dalle materie prime al prodotto finito. I settori di impiego spaziano dalla chimica classica alla nuova industria farmaceutica, dall’utilizzo consapevole di materie prime fossili alle energie rinnovabili, dalla sicurezza industriale alla salvaguardia ambientale.
La marcata interdisciplinarietà del Corso di studi in Scienza e Ingegneria dei Materiali, invece, si rivela strategica sia ai fini della prosecuzione degli studi, sia per l’inserimento nel mondo del lavoro. In riferimento al primo punto, la Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali rappresenta lo sbocco naturale in ambito universitario, ma il laureato in Scienza e Ingegneria dei Materiali può accedere a tutti i principali corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria, in particolare ai corsi dell’area Industriale (Ing. Meccanica, Chimica, Navale, Aerospaziale, Bioingegneria).
I settori industriali in cui il laureato in Scienza e Ingegneria dei Materiali può trovare impiego sono molteplici (es., packaging, meccanico, chimico, aeronautico, energia e ambiente, edilizia) e riflettono la trasversalità delle competenze acquisite.
La Laurea in Scienza e Ingegneria dei Materiali consente, inoltre, l’accesso al concorso per l’iscrizione all’albo degli Ingegneri Industriali Junior, con possibilità di inserimento presso studi professionali.
La facoltà di Ingegneria è davvero così difficile come si dice in giro?
Non più difficile di un qualunque corso di Laurea in discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics). È importante capire che in ogni materia si riparte da zero! Ciò significa poter recuperare anche su quelle materie in cui ci si sente deboli o che sono risultate ostiche durante la scuola superiore. Non iscriversi a corsi di Ingegneria perché non si era brillanti in chimica, oppure perché si proviene da scuole in cui si è studiata poca matematica è assolutamente sbagliato! Si può diventare comunque degli ottimi Ingegneri. Il segreto per riuscire negli studi di Ingegneria non è partire da un livello elevato, ma affrontare i corsi fin dal primo anno con costanza: studiare con regolarità, sfruttando tutti i servizi della Federico II e del Dipartimento (come aule studio, biblioteche, servizi di tutorato), consente anche a chi si sente debole nelle materie scientifiche di superare gli esami del primo anno.
Da lì in poi la strada è in discesa, sia perché si sarà acquisito il giusto metodo di studio, sia perché, più si va avanti, più si affrontano le materie da cui si è affascinati e per studiare le quali si è deciso di iscriversi.
Al DICMaPI il rapporto continuo con i docenti, il supporto alla didattica fatto di ricevimenti e metodi didattici innovativi renderà il tuo percorso più agevole. È anche grazie a questo supporto che i nostri studenti si laureano in tempi più brevi e con voti più alti della media di Ingegneria industriale e dell'informazione in Italia.
Qual è la differenza tra il corso di laurea in Chimica e il corso di laurea in Ingegneria chimica?
Pur lavorando a stretto contatto con la trasformazione della materia, l’Ingegnere Chimico è orgogliosamente un Ingegnere!
Il suo ruolo naturale non è scoprire in laboratorio il nuovo processo o prodotto ma renderne possibile la produzione su scala industriale, che equivale a renderlo disponibile a tutti, garantendo standard di qualità, sicurezza e sostenibilità.
Dai vaccini agli alimenti confezionati, dai prodotti per la cura del corpo alle nuove nanotecnologie, l’Ingegnere Chimico svolge il delicato ma cruciale ruolo di trasformare i sogni di futuri prodotti e processi in realtà alla portata di tutti.
Quanto guadagna in media un laureato in Ingegneria Chimica? E un laureato in Ingegneria dei Materiali?
Ingegneria Chimica e Ingegneria dei Materiali si attestano ai primi posti nelle classifiche delle professioni con gli stipendi più alti.
Per citare un dato, a tre anni dalla Laurea magistrale (età media 30 anni) un Ingegnere Chimico laureato alla Federico II guadagna in media più dei suoi colleghi di altre università (1663€/mese, fonte AlmaLaurea).
In generale, la crescita professionale è accompagnata da una crescita stipendiale molto significativa.
Qual sarà il vantaggio in termini occupazionali di essere uno dei pochi iscritti su scala nazionale a un corso di Laurea come Scienza e Ingegneria dei Materiali?
In generale, oggi il segreto per emergere nel mondo del lavoro è possedere competenze rare. Il Corso di Scienza e Ingegneria dei Materiali della Federico II trova analoghi su scala nazionale solo in alcuni Atenei del nord Italia.
In altre parole, chi si laurea a Napoli in Ingegneria dei Materiali diventerà uno dei pochi Ingegneri esperti di materiali nell’intero panorama dell’Italia centro-meridionale. Questo spiega:
1) la rapidità con cui i nostri laureati trovano impiego (tasso di occupazione >91%*, dato tra i più alti dei corsi di Ingegneria Industriale su scala locale e nazionale);
2) la maggiore frequenza con cui i nostri laureati trovano lavoro anche in sedi non troppo distanti da Napoli.
*valore medio nella decade 2012-2021; fonte: AlmaLaurea
Le nostre parole-chiave
Cosa vuol dire studiare da noi: alcune tra le più importanti parole chiave che descrivono quello che troverai in DICMaPI.
Creiamo la sostenibilità del domani
Credi nella centralità dei temi della Green Economy? Se la risposta è sì, sei nel posto giusto: i nostri percorsi formano le figure professionali che operano a stretto contatto con le tematiche legate alla sostenibilità, come ad esempio nel campo delle energie rinnovabili, della analisi del ciclo di vita di materiali e prodotti, della riconversione tecnologica, della produzione sostenibile, della sicurezza dell’uomo e dell’ambiente.